PATRIZIA BRUNO
Imparare e insegnare
accadono reciprocamente,
senza confini di ruolo,
in uno scambio vitale.
Saki Santorelli
Wim Wenders (regista, sceneggiatore e produttore cinematografico tedesco) ha intitolato il film sulla vita del noto fotografo Sebastião Salgado, “Il sale della terra”, perché, dice, riferendosi a Salgado: “Gli importava davvero degli esseri umani e gli esseri umani sono il sale della terra”.
Mi risuona molto questa osservazione.
Se dovessi scegliere la passione più grande che mi muove in questa vita è proprio la passione per le PERSONE.
Oggi ho pranzato con un amico ed è stato un momento davvero piacevole della mia giornata. Eravamo seduti l’uno di fronte all’altro, i nostri occhi si incrociavano spesso e mentre lo ascoltavo raccontare di sé e della sua vita, mi sono accorta di sentirmi bene, notavo le mie labbra arricciarsi spesso in un sorriso. Mi sentivo viva. Sarei potuta restare ore ad ascoltarlo, con la gratitudine nel cuore per gli scorci del suo mondo che mi stava generosamente mostrando.
Gli incontri mi appassionano, amo ascoltare le persone e le storie che raccontano. Ogni persona è un mondo di esperienze, visioni, atteggiamenti, colori, suoni.
Mi sono laureata nel 2004 in Psicologia all’Università degli studi di Firenze. Poi ho svolto un anno di tirocinio -prima in un centro clinico e poi in una casa di cura psichiatrica- e dopo il superamento dell’Esame di Stato, ho conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione di Psicologo, con conseguente iscrizione all’Albo dell’Ordine degli Psicologi della Toscana (dal 2006, con il numero 3857).
Nel 2006 mi sono iscritta alla Scuola di Specializzazione in Psicoterapia cognitiva ad indirizzo costruttivista del CESIPc per coltivare il sogno di lavorare come psicoterapeuta, maturato fin dall’inizio della mia scelta universitaria. La laurea infatti, non è sufficiente per raggiungere questo obiettivo, ed è necessario anche conseguire una specializzazione specifica.
Nel 2012, dopo sei anni di formazione didattica in aula, esperienze di tirocinio di specializzazione e supervisioni costanti, ho conseguito il Diploma di psicoterapeuta, che mi ha abilitato all’esercizio di quella professione così fortemente desiderata.
Il mio incontro con la meditazione di consapevolezza è avvenuto nel giugno del 2008 ed è stato sicuramente, quello che considero un punto di svolta nella mia vita. L’inizio di un percorso che ha profondamente trasformato il mio modo di essere e il mio atteggiamento mentale e, in seguito, ha influenzato anche il mio lavoro di psicoterapeuta.
La Scuola di Specializzazione che stavo frequentando, organizzò un convegno dal titolo: Costruttivismo e scienze umane. Le dimensioni culturale, sociale, spirituale. Nell’ambito di questo convegno, il Dott. Roberto Ferrari tenne una relazione dal titolo Costruzione e decostruzione del senso. Meditare tra co-determinazione e lampi di vacuità.
Da allora, grazie all’incontro con quelli che considero i miei primi insegnanti di meditazione, Andrea Capellari e Gregory Kramer, ho cominciato una regolare pratica quotidiana e ho partecipato a diversi ritiri residenziali, dedicandomi con impegno alla pratica della consapevolezza e a quel viaggio alla scoperta di me e dei miei territori interiori, che questo metodo mi ha permesso di intraprendere.
Nel corso di questi anni, l’addestramento sistematico all’osservazione e comprensione dei miei vissuti e pensieri è stato per me, un potente strumento di cambiamento personale. Grazie alla pratica di consapevolezza, ho assistito ad una profonda trasformazione del mio modo di essere e del mio atteggiamento mentale, nella direzione di una maggiore stabilità e serenità interiore. Grazie alla pratica di consapevolezza ho costruito la possibilità di pormi in una relazione diversa sia con ciò che succede dentro di me, sia con ciò che succede fuori di me. La meditazione mi ha insegnato che posso, quando mi ricordo, non essere immersa nella trama della mia narrativa personale, ma posso fare un passo indietro ed esserne semplicemente, un testimone gentile.
Se quando avevo vent’anni, mi sentivo su una barca in mezzo al mare, spesso in tempesta, della mia vita e non avevo idea di come funzionasse la barca, né di quale direzione prendere, nel corso degli anni ho imparato a conoscere la barca, a capire come funziona, dove si trovano la bussola e il timone e posso affrontare le tempeste che incontro sul mio cammino, così come godere a pieni polmoni delle belle giornate di sole e vento.
Grazie allo sviluppo della pratica di consapevolezza, adesso conosco un modo per affrontare le mie sfide quotidiane con minore reattività e di conseguenza, maggiore flessibilità.
Grazie alla meditazione, mi sento più libera.
Sulla scia della mia esperienza personale, convinta dei preziosi benefici di questa pratica, ho cominciato a dedicarmi con passione allo studio e all’approfondimento delle possibili integrazioni tra psicoterapia e meditazione.
Mi sono iscritta così, nel 2010, al Master di II livello in Meditazione e Mindfulness: neuroscienze ed applicazioni cliniche nelle professioni di aiuto, conseguendo il Diploma di insegnante di mindfulness nel 2013.
E’ stato durante il Master che ho incontrato Adriana Rocco, insegnante di Dharma nella tradizione del ven. Thich Nhat Hanh, che oggi considero un punto di riferimento, affettivo e spirituale, della mia vita.
Attualmente seguo regolarmente gli insegnamenti di Adriana Rocco, continuo il Training Teachers del Center for Mindfulness dell’Università del Massachusetts, con Jon Kabat-Zinn e Saki Santorelli e proseguo il mio percorso con Gregory Kramer e il suo innovativo metodo dell’Insight Dialogue, un potente strumento di meditazione relazionale.
Oggi svolgo la professione di psicoterapeuta, individuale e di coppia, ad orientamento costruttivista e mindfulness based (iscrizione all’Albo dell’Ordine degli Psicologi della Toscana dal 2006, con il numero 3857) e quella di insegnante di pratiche mindfulness – sia in setting di gruppo che individuale.
In entrambi gli spazi, il mio obiettivo è quello di integrare nella pratica, da una parte i principi della psicologia costruttivista e dall’altra quelli della prospettiva mindfulness.
Il progetto della mia anima è quello di continuare ad ascoltare le storie delle persone e di poter beneficiare del privilegio di entrare nei loro mondi, che per quanto unici e caratteristici, sono tutti pieni della ricchezza e della bellezza degli esseri umani.
Patrizia è una professionista eccezionale ed appassionata,
che trasmette con grande vitalità e benevolenza la sua visione positiva e amorevole della vita (e della mindfullness)
A me personalmente sta aiutando moltissimo, la consiglio vivamente.